Mi sono arrivate alcune domande sul come trovare casa in affitto in India e quindi ho pensato di scrivere una breve guida per coloro i quali si apprestano ad intraprendere questo piccolo calvario.
Fatto?
Bene, innanzitutto il mercato immobiliare in India è in fermento; specialmente nelle grandi città troverete spesso prezzi semplicemente assurdi, considerato che vi trovate in un paese in via di sviluppo. A titolo di esempio, Marine drive in Mumbai, una fascia della città affacciata sul mare e situata nella parte vecchia, costa US$2100 per piede quadro, in quarta posizione tra le zone più costose del mondo. Insomma, un appartamento lì costa più che al centro di Roma, una cosa alquanto scioccante.
Ovviamente la maggior parte dei miei lettori non rientra nella categoria "mafiosi-petrolieri-sultani arabi" che possono permettersi tali cifre; molti stranieri vengono in India tramite aziende dei loro paesi e spesso sono le stesse aziende che, sapendo le enormi difficoltà che una persona incontra nel processo, trovano loro appartamenti arredati in zone "buone" della città.
Se non fate parte nemmeno di questa categoria, armatevi di santa pazienza e cercate la zona con il miglior compromesso qualità-prezzo e ricordatevi che la distanza in India è un fattore FONDAMENTALE visto che il trasporto pubblico è fermo al '15-'18 (per chi non è avvezzo a tale formula, significa 1915-1918, la prima guerra mondiale) e per fare 5 chilometri in macchina potreste impiegare anche più di un'ora nelle ore di punta (3 ore la mattina e 3 la sera).
Una volta trovata la zona che più vi piace, infilate scarpe da ginnastica e fatevi un giro annotandovi le vie che più vi piacciono e i nomi dei palazzi più promettenti (sì, in India ogni palazzo ha un nome perché le strade sono spesso senza). Tenete presente la presenza di negozi di prima necessità nei paragi e chiedete se fanno consegna a domicilio; controllate la situazione cani randagi perché questi quadrupedi stanno prendendo rapidamente il controllo delle città indiane da quando qualche anno fa è stata vietata per legge l'eutanasia dei randagi, questo ha portato alla moltiplicazione esponenziale degli stessi e a numerosissimi casi di attacco e perfino morte di bambini nelle ore notturne, quando escono a reclamare le strade, da non sottovalutare anche il latrato incessante durante la notte; per ultimo verificate se intorno ci siano o meno baraccopoli, cosa alquanto frequente, perché se siete il tipo di persona che non vuole vedere bambini defecare per strada e poi correre verso di voi chiedendovi soldi, è bene scegliate un palazzo lontano dai poveri, oltretutto la baraccopoli descresce anche il valore dei terreni circostanti e il comune tende a lasciare a se stesse le zone più deprezzate, con strade dissestate, interruzione di elettricità e acqua.
Una volta fatte le vostre ricerche, dovete farvi un giro tra i numerosi "broker", intermediari tra voi e il proprietario di casa. Questi loschi figuri hanno in concessione dai proprietari le chiavi di vari appartamenti nella zona così da mostrarli a chi cerca casa, cioè voi.
Aspettatevi di essere scortati dal ragazzo di bottega che non parla un'acca di inglese e non sa nulla dell'appartamento, il suo lavoro è aprire e chiudere la porta. Per tutte le vostre domande dovrete rivolgervi al broker, che però spesso mente o non sa che dirvi. Una buona idea è chiedere a chi vive nella zona, anche se in città gli indiani sono diventati molto diffidenti e fermare una persona per strada per chiedere queste cose vi rimedierà spesso un silenzio ed uno sguardo tra il perplesso e l'impaurito.
Quando avrete deciso per un particolare appartamento, dovrete fare la registrazione del contratto presso l'ufficio pubblico locale, il broker è pagato per questo (si è arrivati all'equivalente di due mesi d'affitto dell'appartamento) e non fatevi infinocchiare se dice di no.
Vi dovrete presentare voi, il broker e il padrone di casa per la firma dei vari pezzi carta, l'intero processo dovrebbe costarvi intorno alle 5000 rupie (questo almeno è quello che ho pagato io a Mumbai, ma può cambiare a seconda della città e della tassazione applicata).
Una volta che si ha il contratto si deve registrare alla stazione di polizia locale, ricordiamo che ogni straniero che non sia turista è tenuto a registrare la sua presenza nel paese entro 15 giorni dallo sbarco.
Con il contratto in una mano e la registrazione della polizia nell'altra, siete ufficialmente residenti legali in India.
Complimenti.
Ulteriori spiegazioni:
BHK è bedroom (stanza da letto) - hall (soggiorno) - kitchen (cucina).
RK è Room (stanza) - Kitchen (cucina)
Supply of water vuol dire che c'è l'acqua nei rubinetti (spesso in orari prefissati), cosa spesso non ovvia in India.
Bene, innanzitutto il mercato immobiliare in India è in fermento; specialmente nelle grandi città troverete spesso prezzi semplicemente assurdi, considerato che vi trovate in un paese in via di sviluppo. A titolo di esempio, Marine drive in Mumbai, una fascia della città affacciata sul mare e situata nella parte vecchia, costa US$2100 per piede quadro, in quarta posizione tra le zone più costose del mondo. Insomma, un appartamento lì costa più che al centro di Roma, una cosa alquanto scioccante.
Ovviamente la maggior parte dei miei lettori non rientra nella categoria "mafiosi-petrolieri-sultani arabi" che possono permettersi tali cifre; molti stranieri vengono in India tramite aziende dei loro paesi e spesso sono le stesse aziende che, sapendo le enormi difficoltà che una persona incontra nel processo, trovano loro appartamenti arredati in zone "buone" della città.
Se non fate parte nemmeno di questa categoria, armatevi di santa pazienza e cercate la zona con il miglior compromesso qualità-prezzo e ricordatevi che la distanza in India è un fattore FONDAMENTALE visto che il trasporto pubblico è fermo al '15-'18 (per chi non è avvezzo a tale formula, significa 1915-1918, la prima guerra mondiale) e per fare 5 chilometri in macchina potreste impiegare anche più di un'ora nelle ore di punta (3 ore la mattina e 3 la sera).
Una volta trovata la zona che più vi piace, infilate scarpe da ginnastica e fatevi un giro annotandovi le vie che più vi piacciono e i nomi dei palazzi più promettenti (sì, in India ogni palazzo ha un nome perché le strade sono spesso senza). Tenete presente la presenza di negozi di prima necessità nei paragi e chiedete se fanno consegna a domicilio; controllate la situazione cani randagi perché questi quadrupedi stanno prendendo rapidamente il controllo delle città indiane da quando qualche anno fa è stata vietata per legge l'eutanasia dei randagi, questo ha portato alla moltiplicazione esponenziale degli stessi e a numerosissimi casi di attacco e perfino morte di bambini nelle ore notturne, quando escono a reclamare le strade, da non sottovalutare anche il latrato incessante durante la notte; per ultimo verificate se intorno ci siano o meno baraccopoli, cosa alquanto frequente, perché se siete il tipo di persona che non vuole vedere bambini defecare per strada e poi correre verso di voi chiedendovi soldi, è bene scegliate un palazzo lontano dai poveri, oltretutto la baraccopoli descresce anche il valore dei terreni circostanti e il comune tende a lasciare a se stesse le zone più deprezzate, con strade dissestate, interruzione di elettricità e acqua.
Una volta fatte le vostre ricerche, dovete farvi un giro tra i numerosi "broker", intermediari tra voi e il proprietario di casa. Questi loschi figuri hanno in concessione dai proprietari le chiavi di vari appartamenti nella zona così da mostrarli a chi cerca casa, cioè voi.
Aspettatevi di essere scortati dal ragazzo di bottega che non parla un'acca di inglese e non sa nulla dell'appartamento, il suo lavoro è aprire e chiudere la porta. Per tutte le vostre domande dovrete rivolgervi al broker, che però spesso mente o non sa che dirvi. Una buona idea è chiedere a chi vive nella zona, anche se in città gli indiani sono diventati molto diffidenti e fermare una persona per strada per chiedere queste cose vi rimedierà spesso un silenzio ed uno sguardo tra il perplesso e l'impaurito.
Quando avrete deciso per un particolare appartamento, dovrete fare la registrazione del contratto presso l'ufficio pubblico locale, il broker è pagato per questo (si è arrivati all'equivalente di due mesi d'affitto dell'appartamento) e non fatevi infinocchiare se dice di no.
Vi dovrete presentare voi, il broker e il padrone di casa per la firma dei vari pezzi carta, l'intero processo dovrebbe costarvi intorno alle 5000 rupie (questo almeno è quello che ho pagato io a Mumbai, ma può cambiare a seconda della città e della tassazione applicata).
Una volta che si ha il contratto si deve registrare alla stazione di polizia locale, ricordiamo che ogni straniero che non sia turista è tenuto a registrare la sua presenza nel paese entro 15 giorni dallo sbarco.
Con il contratto in una mano e la registrazione della polizia nell'altra, siete ufficialmente residenti legali in India.
Complimenti.
Ulteriori spiegazioni:
BHK è bedroom (stanza da letto) - hall (soggiorno) - kitchen (cucina).
RK è Room (stanza) - Kitchen (cucina)
Supply of water vuol dire che c'è l'acqua nei rubinetti (spesso in orari prefissati), cosa spesso non ovvia in India.
Commenti
RK è Room (stanza) - Kitchen (cucina)
Supply of water vuol dire che c'è l'acqua nei rubinetti (spesso in orari prefissati), cosa spesso non ovvia in India.
grazie e saluti.
Matteo
Se non possono, allora segui le istruzioni dell'articolo; I brokers hanno negozi per strada con insegne elequenti quali "Renting" "Housing" Sell houses". Entra in piu' d'uno e compara i prezzi.
La legge indiana dice che devi fare la trafila che ho descritto, poi essendo India c'e' sempre il modo di accorciare la cosa, vedi tu
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